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Papież zapowiedział, że odpowiednie dykasterie Kurii Rzymskiej zajmą się obecnie "dyrektorium katechetycznym oraz praktyką katechetyczną i liturgiczną neokatechumenatu" i wyraził przekonanie, że członkowie neokatechumenatu dostosuja się do zaleceń odpowiednich dykasterii (!)
Papież przyjął członków Neokatechumenatu
Castel Gandolfo, 21.09.2002
Ojciec Święty przyjął w Castel Gandolfo przedstawicieli Drogi
Neokatechumenalnej, na czele z założycielem tego ruchu Kiko Arguello. Nazwał
Neokatechumenat odpowiedzią Opatrzności na sekularyzację.
- Jakże nie dziękować Bogu za owoce, jakie przyniosła ponad trzydziestoletnia działalność Neokatechumenatu? W naszym zsekularyzowanym społeczeństwie, gdzie szerzy się obojętność religijna, a wiele osób żyje, jak gdyby Boga nie było, wielu odczuwa potrzebę odkrycia na nowo sakramentów chrześcijańskiej inicjacji; szczególnie Chrztu św. Neokatechumenat jest bez wątpienia jedną z opatrznościowych odpowiedzi na tę palącą potrzebę" - tak Jan Paweł II przywitał przybyłych do niego gości. Wspomniał również poprzednie spotkanie, w styczniu 1997 r., w czasie którego mówił o znaczeniu, jakie będzie miała zgoda Stolicy Apostolskiej na przedstawione statuty. Podkreślił, że dzisiejsze spotkanie jest okazją do wyrażenia radości z osiągnięcia tego celu, po czym zatrzymał się nad znaczeniem statutów, stwierdzając m. in., że "potwierdzają one naturę kościelną Neokatechumenatu", jak również opisują "najistotniejsze aspekty tej Drogi przeznaczonej dla wiernych, którzy w swoich wspólnotach parafialnych pragną ożywić swoją wiarę, a także dla osób dorosłych, pragnących przyjąć Chrzest św.". "Przede wszystkim jednak statuty ustalają podstawowe zadania osób, które mają prowadzić formację wewnątrz wspólnot neokatechumenalnych, to znaczy kapłanów, katechistów, rodzin misjonarskich oraz osób odpowiedzialnych na różnych szczeblach. W ten sposób statuty mają być dla neokatechumenatu jasną i pewną regułą życia (List do J. Em. Kard. Jamesa F. Stafforda, 5 kwietnia 2001), fundamentalnym punktem odniesienia, ażeby ten proces formacyjny, którego celem jest doprowadzić wiernych do dojrzałej wiary, mógł być zrealizowany w sposób zgodny z nauką i dyscypliną Kościoła" - mówił Papież. Jan Paweł II dodał, że Kościół oczekuje teraz po ruchu "większego jeszcze zaangażowania w nową ewangelizację i służbę Kościołom lokalnym oraz parafiom". Papież zapowiedział, że odpowiednie dykasterie Kurii Rzymskiej zajmą się obecnie "dyrektorium katechetycznym oraz praktyką katechetyczną i liturgiczną neokatechumenatu" i zapewnił przybyłych: "Z wielką uwagą śledzę wasze dzieło w Kościele i w moich modlitwach zawierzam was wszystkich Najświętszej Maryi Pannie, Gwieździe Nowej Ewangelizacji", po czym udzielił obecnym apostolskiego błogosławieństwa. UDIENZA A CATECHISTI E PRESBITERI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE , 21.09.2002 Questa mattina, nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza Catechisti e Presbiteri del Cammino Neocatecumenale, ed ha rivolto loro il discorso che pubblichiamo di seguito: a.. DISCORSO DEL SANTO PADRE 1. Č con grande piacere che vi ricevo, cari Catechisti e Presbiteri del Cammino Neocatecumenale, convenuti oggi qui per incontrare il Papa. Saluto e accolgo ognuno di voi con affetto e, nelle vostre persone, saluto tutto il Cammino Neocatecumenale, una realtŕ ecclesiale ormai diffusa in molti Paesi, con apprezzamento da parte di non pochi Pastori. Ringrazio per il caloroso indirizzo che mi ha rivolto il Signor Kiko Argüello, iniziatore del Cammino insieme alla Signorina Carmen Hernández. Con le sue parole egli, oltre ad esprimere il vostro fedele attaccamento alla Sede di Pietro ha testimoniato il vostro concorde amore per la Chiesa. 2. Come non ringraziare il Signore per i frutti portati dal Cammino Neocatecumenale nei suoi oltre trent'anni di esistenza? In una societŕ secolarizzata come la nostra, dove dilaga l'indifferenza religiosa e molte persone vivono come se Dio non ci fosse, sono in tanti ad aver bisogno di una nuova scoperta dei sacramenti dell'iniziazione cristiana; specialmente di quello del Battesimo. Il Cammino é senz'altro una delle risposte provvidenziali a questa urgente necessitŕ. Guardiamo le vostre comunitŕ: quante riscoperte della bellezza e della grandezza della vocazione battesimale ricevuta! Quanta generositŕ e zelo nell'annunzio del Vangelo di Gesů Cristo, in particolare ai piů lontani! Quante vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa sorte grazie a questo itinerario di formazione cristiana! 3. Ho vivo nella memoria il nostro ultimo incontro svoltosi nel mese di gennaio 1997, subito dopo il vostro raduno nei pressi del Monte Sinai per commemorare i trent'anni di vita del Cammino Neocatecumenale. In quel momento vi ho detto che la stesura degli Statuti del Cammino "č un passo molto importante, che apre la strada verso il suo formale riconoscimento giuridico da parte della Chiesa, dando a voi una ulteriore garanzia dell' autenticitŕ del vostro carisma" (Insegnamenti, vol. XX/1, p. 143). Il nostro incontro odierno esprime la gioia per la recente approvazione degli Statuti del Cammino Neocatecumenale da parte della Santa Sede. Sono lieto che questo itinerario, iniziatosi piů di cinque anni or sono, sia stato portato a compimento mediante un intenso lavoro di consultazione, riflessione e dialogo. Il mio pensiero va ora alla persona del Cardinale James Francis Stafford, al quale desidero manifestare il mio ringraziamento per 1'impegno e la sollecitudine con cui il Pontificio Consiglio per i Laici ha accompagnato l'Čquipe responsabile internazionale del Cammino in questo processo. 4. Desidero sottolineare l'importanza degli Statuti appena approvati per la vita presente e futura del Cammino Neocatecumenale. Infatti questa norma, innanzi tutto, ribadisce ancora una volta la natura ecclesiale del Cammino Neocatecumenale che, come ho giŕ avuto modo di dire alcuni anni fa, costituisce (AAS 82 [1990] 1515). Gli Statuti del Cammino Neocatecumenale, inoltre, descrivono, gli aspetti essenziali di questo itinerario rivolto ai fedeli che nelle loro comunitŕ parrocchiali desiderano ravvivare la loro fede, come pure a quelle persone ormai adulte, che si preparano a ricevere il sacramento del Battesimo. Soprattutto, perň, gli Statuti, stabiliscono i compiti fondamentali delle diverse persone, che hanno specifiche responsabilitŕ nel portare avanti questo iter formativo all'interno delle comunitŕ neocatecumenali, cioč: i presbiteri, i catechisti, le famiglie in missione e le équipes responsabili ad ogni livello. In questa maniera, gli Statuti devono costituire per il Cammino Neocatecumenale una (Lettera a S. Em. R. il Card. James F. Stafford 5 aprile 2001), un punto di riferimento fondamentale affinché questo processo di formazione, che ha come obiettivo di portare i fedeli ad una fede matura, possa essere realizzato in un modo confacente alla dottrina e alla disciplina della Chiesa. 5. L'approvazione degli Statuti apre una nuova tappa nella vita del Cammino. La Chiesa si aspetta adesso da voi un impegno ancora piů forte e generoso nella nuova evangelizzazione e nel servizio alle Chiese locali e alle parrocchie. Pertanto voi, Presbiteri e Catechisti del Cammino avete la responsabilitŕ che gli Statuti siano mesi in opera fedelmente in tutti i loro aspetti, cosě da diventare un vero fermento per un nuovo slancio missionario. Gli Statuti costituiscono, altresě, un importante aiuto per tutti i Pastori della Chiesa, particolarmente per i Vescovi diocesani, ai quali č affidata dal Signore la cura pastorale e, in particolare, l'iniziazione cristiana delle persone nella diocesi. "Nel loro paterno e vigile accompagnamento delle comunitŕ neocatecumenale" (Decreto del Pontificio Consiglio per i Laici, 29 giugno 2002), gli Ordinari diocesani potranno trovare negli Statuti i principi-base di attuazione del Cammino Neocatecumenale in fedeltŕ al suo progetto originario. Desidero specialmente rivolgere una parola a voi sacerdoti, che siete impegnati al servizio delle comunitŕ neocatecumenali. Non dimenticate mai che, in quanto Ministri di Cristo, avete un ruolo insostituibile di santificazione, di insegnamento e di guida pastorale nei confronti di coloro che percorrono l'itinerario del Cammino. Servite con amore e generositŕ le comunitŕ a voi affidate! 6. Cari Fratelli e Sorelle, con l'approvazione degli Statuti del Cammino Neocatecumenale si č giunti felicemente a definirne l'essenziale configurazione ecclesiale. Ne ringraziamo insieme il Signore. Spetta ora ai Dicasteri competenti della Santa Sede esaminare il Direttorio catechetico e tutta la prassi catechetica nonché liturgica del Cammino stesso. Sono certo che i suoi membri non mancheranno di assecondare con generosa disponibilitŕ le indicazioni che loro verranno da tali autorevoli Fonti. Continuo a seguire con viva attenzione la vostra opera nella Chiesa e nelle mie preghiere vi affido tutti alla Santissima Vergine Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione, e vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica. [01444-01.02] [Testo originale: Italiano] |
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